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Native o banner, quali sono le differenze?

Quando si parla di pubblicità online, è possibile individuare diversi tipi di contenuto. Quando si parla di inserzioni a pagamento, in particolare, distinguiamo due forme di promozione: il native advertising e il banner advertising.

Sebbene a livello pratico entrambe queste soluzioni occupino spazi pubblicitari sulla pagina in cui sono inserite, ci sono alcune differenze sostanziali di cui bisogna tenere conto. Scopriamo insieme, nei prossimi paragrafi, ciò che distingue le inserzioni native da quelle più classiche, partendo da una definizione.

Native e banner: una definizione

Il primo passo da compiere per distinguere una o l’altra forma di promozione è capire quali differenze di siano a livello pratico.

Partiamo dalla strategia più vecchia e al momento ancora quella più diffusa, ossia il banner advertising. Questa tipologia di pubblicità prevede l’acquisto di alcuni spazi all’interno della pagina, all’interno dei quali inserire promozioni a pagamento.

La presenza di banner nella pagina dev’essere, senza ombra di dubbio, valutata con molta attenzione, per non compromettere l’esperienza di navigazione degli utenti che la visitano. Se un maggior numero di pubblicità di questo tipo porta più guadagni agli inserzionisti, è necessario comunque mantenere in primo piano il sito e i contenuti che hanno attirato l’utente in primo luogo. Un sito riempito di pubblicità banner permetterà, per singolo visitatore, ottimi guadagni, andando però a perdere nel lungo periodo a causa del probabile calo di visualizzazioni.

Nel tempo, gli utenti si sono gradualmente abituati a vedere pubblicità banner, sviluppando una sorta di attenzione selettiva nota come “banner blindness”; dando per scontata la presenza di inserzioni online, i navigatori del web hanno gradualmente imparato a distinguere i contenuti originali da quelli inseriti a pagamento, vanificando di fatto l’effetto di questi ultimi.

Proprio per contrastare il fenomeno della banner blindess, i marketer hanno sviluppato negli anni modelli di pubblicità alternativi, tra cui il native advertising. Catturando l’attenzione dell’utente con contenuti integrati in modo perfetto dentro il sito in cui questi sono ospitati, le inserzioni di native advertising promettono un aumento percentuale dei click e di interazioni con gli annunci molto più performante dei “classici” banner.

Così come nel caso delle inserzioni non ottimizzate, è possibile declinare i contenuti native in diversi formati, in base alla loro posizione o al risultato che si vuole ottenere. Citando ad esempio alcuni dei posizionamenti più comuni, possiamo trovare inserzioni native raggruppate come “suggerimenti editoriali” in fondo all’articolo principale, come box tra un paragrafo e l’altro oppure come elementi inclusi a bordo pagina, insieme ad articoli correlati originali.

La forza degli articoli native, al di là della loro coerenza stilistica, è anche l’ottimizzazione del contenuto vero e proprio. Trattandosi di inserzioni selezionate a monte e non scelte in modo casuale, anche gli argomenti trattati, nella maggior parte dei casi, sono in target con i visitatori del sito su cui compaiono.

Il servizio di native advertising proposto da Ediscom S.p.A., ad esempio, permette di definire al meglio tutte le sfumature di una campagna di questo tipo, in modo da massimizzare il ritorno dell’investimento e intercettare potenziali clienti durante il loro tempo trascorso online.

Quando conviene una o l’altra strategia?

Il diverso livello di ottimizzazione, ovviamente, ha delle ricadute anche sul costo della campagna. Le inserzioni banner, pur essendo efficaci in sé e per sé, non possono essere personalizzate allo stesso livello di quelle native. Ciò comporta, tuttavia, un generale prezzo inferiore a parità di spazio occupato. Non esiste una strategia migliore per cui si dovrebbe favorire l’una o l’altra tipologia di pubblicità, perché entrambe hanno pregi e difetti e risultano più efficaci in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Al giorno d’oggi investire in pubblicità online è un passaggio obbligato per tutte quelle aziende che desiderano accrescere la loro visibilità e incontrare nuovi potenziali clienti. Il grande livello di flessibilità permesso da questi modelli inserzionistici è in grado di assecondare le esigenze di chiunque, dando la giusta importanza alla qualità, alla quantità e al risparmio economico.