Siamo arrivati al giro di boa per questa stagione ed arriva il commento del manager del Cavallino. “la valutazione fino ad ora è sufficiente ma vedremo nel 2022. Per quanto riguarda il titolo potrebbe vincerlo Hamilton ma per spezzare io tifo Verstappen”.
Quest’anno lo sport italiano ha passato un’estate ottima. In primis il trionfo ottenuto agli Europei di calcio, le tante medaglie portate da Tokyo dagli atleti italiani e a Wimbledon la finale giocata da Berettini. A conclusione di tutto sarebbe bello poter vedere una Ferrari vincente in F1.
Dopo il 2020 ed il flop ora la Ferrari sta cercando di risalire. Terza tra i Costruttori a metà stagione grazie alla pole a Montecarlo ed il quasi trionfo a Silverstone per le prestazioni migliori. Ora c’è vacanza per il team principal Mattia Binotto in montagna. Tra poco inizierà la seconda paerte del campionato e i tifosi che amano scomemttere sui risultati in gara interessante è il sito online https://www.18bet.eu che vi permette di divertirvi.
“I risultati ci rendono felici, abbiamo fatto un grande tifo e abbiamo celebrato con messaggi sui social e adesivi sull’auto. La voglia che abbiamo è di continuare a far prosperare il Cavallino Rampante con titoli e vittorie”. Vediamo ora nell’intervista i pensieri del manager del Cavallino.
Quali sono i progressi da apportare
“Le cose sulle quali vogliamo lavorare sono il telaio, il motore, l’aerodinamica e la strategia. Molto importante è anche l’integrazione e la collaborazione tra i piloti e la squadra. Insomma ogni aspetto ha la sua importanza. Nel 2022 vogliamo tornare a vincere considerando che quest’anno siamo a 7 decimi mentre nel 2020 a 1”4.
In base ai risultati sembra che siamo sulla strada giusta ma non dobbiamo aspettare i miracoli perché in F1 non arrivano bisogna solo aumentare l’impegno. Nei pit stop ad esempio quest’anno l’84% dei cambi gomme erano sotto ai 3” mentre nel 2020 la percentuale era del 48%. I segnali sono molto buoni perché eravamo l’8° team ed oggi siamo secondi dietro alla Red Bull“.
2022, se le aspettative non si concretizzano?
“allora abbiamo errato in qualcosa. In questo caso dobbiamo esaminare la situazione e capire quali sono le competenze che non abbiamo e fare un passo diverso. Fondamentale è a mio avviso la stabilità organizzativa.
Se guardo al passato mi accorgo che non c’è stato nessun team che non abbia vinto per poi dopo un tempo di consolidamento ha aperto un ciclo. Nella vita si può sempre cambiare ma sicuramente si deve avere un gruppo di partenza e su esso lavorare per arricchirlo di nuove risorse dove se ne ha bisogno”.
Jacobs è il vostro ispiratore?
“lui è uno sprinter ma noi abbiamo davanti un campionato da 23 gare ed occorre costanza non una singola exploit. Per vincere il Mondiale in F1 non basta la pole a Montecarlo”.
Cosa ne pensa della pressione
“sulla Ferrari in Italia ci sarà sempre tensione. Noi la percepiamo dal lato del positivismo perché ci stimola a migliorare sempre. Io fino ad oggi sono stato fortunato perché ho collaborato insieme a grandi uomini con Todt e Brawn.
Come team principal sono riuscito a delegare rispetto al primo anno la parte tecnica così mi posso relazionare di più con i piloti, la politica e i rapporti tra Fia e F1. Non è un ambiente facile non sempre ti puoi fidare delle persone”.
Ferrari 2021 una sua opinione
“partivamo da un 2020 veramente pessimo penso sia stato l’anno peggiore dal 1980. L’auto in rettilineo era veramente lenta. Quest’anno siamo alla sufficienza ed il regolamento ha imposto molte limitazioni.
Il telaio e sospensione anteriore li abbiamo dovuti mantenere come l’anno precedente ed era contingentato anche lo sviluppo aerodinamico in numero di ore. Dopo 11 gare possiamo dire di aver fatto un buon lavoro portando a casa più del doppio dei punti”.
Quali obiettivi avete per quest’anno
“siamo al pari della McLaren la terza forza e più di questo non è possibile sperare. Ci sarà molta difficoltà in Belgio dopo la sosta. Per colpa del motore il 60% del ritardo dai migliori lo paghiamo ma la potenza a Spa conta. Ci sarà nel prossimo futuro un’evoluzione della power unit ma non a Monza.
Per regolamento dovevamo omologare il propulsore nuovo ad inizio della stagione ma noi abbiamo agito solo su alcune parti. Questo ci consente di introdurre alcune modifiche che saranno significative e di prefigurare per il 2022 una power unit”.
Parliamo dei piloti
“la mia convinzione è che abbiamo in F1 la migliore coppia con Leclerc e Sainz. Con il loro talento, la gioventù e la velocità sono per il futuro una garanzia. Nessun dubbio per Charles che è cresciuto con noi. E’ stato sfortunato a Montecarlo e in Ungheria altrimenti avrebbe portato a casa una vittoria ed un secondo posto.
Grande potenziale e si sta formando nella gestione delle gomme e nella visione della gara. Nessuna sorpresa da parte di Carlos, le sue caratteristiche sono state oggetto di analisi prima di prenderlo. Un ragazzo concreto, ottimo nella comunicazione con gli ingegneri e porta punti al team.
L’integrazione sta avanzando e riesce ad interagire meglio con la macchina, vediamo ora nella seconda parte del campionato se riesce a evitare errori in qualifica, in partenza o durante la gara. Ottimo il mio pensiero nel guardare al futuro perché stanno lavorando bene insieme con personalità”.
Ci saranno nuovi nomi alla guida?
“per la Ferrari Driver Academy è stato un anno difficile, ora dobbiamo dare il tempo di crescere ai ragazzi. Mick Schumacher è alla prima stagione e sta apprendendo senza fargli pressioni. Con la Haas stiamo discutendo in merito alla sua conferma lì.
In alternativa ai piloti titolari in questo momento per noi rimane Giovinazzi. Ogni anno cresce sempre di più e vorremmo che restasse all’Alfa perché se lo merita”.
Ferrari 2022 come sarà
“abbiamo già definito il telaio, le sospensioni ed il cambio. Adesso dobbiamo agire sui disegni e la produzione così da avere la macchina pronta a fine 2021 e poi provarla. Questo è stato prioritario per noi.
Dovevamo essere sicuri delle nostre scelte e per questo abbiamo effettuato molte prove nella galleria del vento con le varie soluzioni aerodinamiche. La nuova power unit è un altro dei punti importanti per questo ci stiamo lavorando molto nonostante le limitazioni delle ore”.
Regolamento e budget cap
“rispetto al passato c’è meno libertà e le monoposto stanno diventando sempre più simili nella forma. Secondo me tra un paio di anni avremo tra i team una grande convergenza. A differenza di oggi la differenza sarà data dalla power unit e dalla: meccanica, sospensioni, baricentro, peso e sistema di raffreddamento.
Grande importanza per fare la differenza saranno anche i piloti. Ci dovrà essere il prossimo anno un incontro con la Fia per capire se sia giusta la riduzione della libertà o se bisogna mettere mano al regolamento.
La Ferrari come gli altri team eravamo abituati a spese più elevate e ci siamo dovuti adeguare nei nostri processi dando delle priorità alle risorse”.
Uno sguardo alle Pirelli 18 pollici
“la nostra domanda dopo il Paul Ricard era riferita al surriscaldamento delle gomme anteriori e se il problema nascesse da un difetto di assetto, di pilotaggio o concettuale dell’auto. Ci siamo trovati davanti ad un’auto che scivolava davanti.
Per evitare il sottosterzo abbiamo agito sulla modifica del bilanciamento e abbiamo ottenuto dei miglioramenti. La chiave sta nei modelli che utilizziamo al simulatore e ottenere una buona correlazione con l’auto in pista è fondamentale così da saper gestire le gomme.
Stessa cosa faremo con le 18 pollici e sarà necessario ottenere dei modelli di simulazione adatti. Ora siamo in stretta collaborazione con la Pirelli per cercare di capire al massimo come comportarci”.